lunedì 29 febbraio 2016

Incontro del 28/02/2016, ecco cosa si è detto.

Buon giorno e ben venuti a tutti. Vi ringrazio anticipatamente per essere presenti abbastanza numerosi a questo incontro, a dire il vero, non me lo aspettavo, visto l’incessante e forte boicottaggio contro questa pubblica iniziativa.
Prima, pero, di scendere nel dettaglio della motivazione di questo incontro, permettetemi di fare una precisazione, forse non tanto come interessato alla prossime elezioni amministrative, ma come attuale responsabile istituzionale di questo comune.
Vi mostro e vi do lettura di questo avviso: utilizzo sala consiliare
Chiedo a voi cosa c’è di strano o di personale in questo avviso. Eppure qualcuno ha ritenuto di evidenziarlo  all’amico Marco Deviato, che tutti conoscete, e non solo a Marco, ma pure propagandando, che questo sarebbe un provvedimento solo ed esclusivo a vantaggio personale di chi vi parla. Chi afferma una tale subdola stupidaggine o, probabilmente, è fuori di testa o sicuramente non conosce la realtà del nostro paese.
A parte il fatto che l’utilizzazione di questa sala consiliare è stata sempre concessa, da parte di questa  Amministrazione, a chi ne ha fatto richiesta: vedi pro-loco, vedi i vari incontri per la settimane del benessere, vedi lo spettacolo che ha tenuto il sig. Ruberto Salvatore, vedi incontri per la commercializzazione di alcuni prodotti (materassi, pentole  ecc.), vedi corsi tenuti per l’agricoltura, vedi convegno per la cooperativa dell’olio, vedi incontro proposto dal sig. Mario Finelli per lo smaltimento controllato dell’immondizia e per l’allevamento degli insetti) e tanti altri incontri, quindi a parte tutte queste utilizzazioni, devo assolutamente ricordare che questo comune è stato realizzato con i soldi di tutti noi e quindi deve essere data la possibilità a tutti noi di poterlo utilizzare, ovviamente, nelle forme e nelle regole previste. Qualcuno mi potrà osservare che è stato realizzato con finanziamenti pubblici: ma perché i finanziamenti pubblici non sono soldi nostri?
Ma, poi, perché sono stato spinto a fare questa scelta? E’ semplice, è chiaro e è a beneficio di tutti.
Nelle settimane scorse, come certamente ricorderete, si sono tenuti due incontri: una dall’amico Stefano Spallone e uno dall’amico Gianfranco Mottola, ai quali – a parte i loro programmi e le loro idee- faccio i complimenti, perché hanno il coraggio di metterci la faccia e di proporsi candidati, contrariamente a tanti altri che fanno bla, bla, bla, ma poi al dunque si tirano sempre indietro. Allora nel momento in cui si sono tenuti questi incontri, sia per l’uno che per l’altro, ho incontrato casualmente in strada alcune persone alle quali ho chiesto perché non avessero partecipato.  La risposta secca è stata: Io in quel locale non ci vado. ……………
Tale risposta mi ha fatto rendere conto che era il caso di mettere a disposizione la sala consiliare, che come ho detto, la possono utilizzare tutti, in modo da dare la possibilità a tutti di partecipare senza dover ossequiare nessuno.  
Chi ovviamente non ha compreso il senso di questa iniziativa vorrà dire, così come dicevo prima, che o non ci sta con la testa o non conosce la realtà del nostro paese.
Devo, a tal proposito evidenziare, che l’amico Stefano Spallone, se amico lo si può definire, evidentemente non avendo il senso della democrazia, non la vede così, tant’è che ha inviato una missiva al sindaco (che a dire il vero non mi è pervenuta) al Prefetto e ai carabinieri e affiggendola anche nei locali pubblici affermando: (lettura missiva Spallone).
Egli, evidentemente, ha una idea tutta sua particolare su noi castelvetresi. Sul Sannio Quotidiano di ieri, infatti, ha, tra l’altro, dichiarato: “Castelvetere è un paese dove in pochi prenderebbero parte ad una riunione, sotto gli occhi del sindaco e di altri gruppi politici”. Affermando ciò, evidentemente, egli pensa che noi castelvetresi viviamo sotto un regime dittatoriale e non in democrazia.
Poiché, comunque, in quanto affermato dall’amico Stefano io ravviso un possibile reato di diffamazione nei miei confronti, a parte l’amicizia, l’amico Stefano, molto probabilmente, si beccherà una querela per diffamazione.
Sempre, poi, a proposito dell’utilizzazione della sala consiliare, approfitto per comunicare che la stessa non può essere utilizzata il giorno 13 marzo prossimo dalle ore 18 in poi perché impegnata non per un incontro politico, ma per uno spettacolo ricreativo-culturale di cui al presente manifesto. (visionare manifesto).
Ciò detto, passiamo ora, a quello che è lo scopo di questo incontro.
Questo incontro, contrariamente a quelli che si sono tenuti in questa sala in precedenza, è un incontro politico ed ha lo scopo di portare alla formazione di una lista di candidati alle prossime elezioni amministrative per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di questo comune. (leggere manifesto di convocazione dell’incontro), quindi, non sono qua a parlarvi a difesa di questa amministrazione uscente, della quale mi onoro di aver rappresentato e di rappresentare, non sto a dirvi quello che abbiamo fatto, che avremmo voluto fare e non abbiamo fatto, non sto qua per giustificare l’operato di me stesso e dei colleghi componenti del Consiglio Comunale nella sua interezza,  perché è mia convinzione che tutti noi, nel rispetto dei rispettivi ruoli ricoperti, abbiamo dato quello che potevamo secondo scienza e coscienza, per il bene di tutti e per il bene del paese, senza togliere a voi il vostro sacrosanto diritto e di tutta la cittadinanza  di valutare il nostro operato.
Mi dovete consentire, però, di fare qualche osservazione:
E’ vero, sono circa 50 anni, per l’esattezza 46, che bene o male mi sono trovato interessato alle vicende amministrative del nostro comune. Ho ricoperto per 15 anni la carica di Sindaco, per circa 23 anni sono stato consigliere comunale di opposizione e per circa 8 anni sono stato semplice cittadino.  In tutti questi anni, però, ho sempre seguito l’attività politica amministrativa del nostro comune, non mi sono mai defilato e con orgoglio dico che sicuramente la mia attività di consigliere di opposizione è stata sempre coerente e costruttiva a beneficio dell’amministrazione e del paese.
Ma la mia domanda è: questi che oggi mi rimproverano e mi accusano di questo mio lungo iter amministrativo, in questi anni dove sono stati? E soprattutto in questi ultimi cinque anni, dove sono finiti?
O quando si perde o non si è eletti si abbandona tutto e si pensa a farsi solo i casi propri?
Mi permetto di chiedere, fra i tanti altri, ad esempio ai signori Gennaro Giantomasi e prof. Guglielmo Iarossi, ai quali chiedo scusa se li nomino, ma mi possono anche rispondere, che sono stati presenti  quasi in tutti i consigli comunali di questa ultima legislatura e a quasi tutti gli incontri che abbiamo avuto, se hanno mai registrato la presenza di questi signori che oggi si propongono a sostituire chi vi parla accusandolo di inefficienza.
Chi non partecipa alla vita  politica amministrativa come fa ad affermare se gli altri fanno bene o fanno male, come fa a conoscere la realtà, come fa a conoscere i problemi che ogni giorno la pubblica amministrazione deve affrontare?
Sento dire, fra le tante cose: La pubblica amministrazione deve coinvolgere la popolazione nel processo amministrativo. Certo, sono d’accordo, ma trovatemi un’amministrazione che in cinque anni ha fatto 10 incontri con la cittadinanza, programmati e ufficialmente registrati (leggere elenco incontri) e tanti altri incontri occasionali. Indicatemi un’amministrazione che in cinque anni si è trattenuta con i cittadini presenti dopo la conclusione di ogni consiglio comunale per dare informazioni e quant’altro? Purtroppo, e non posso essere assolutamente smentito, perché come dicevo prima, a questi incontri, solitamente con la partecipazione assai scarsa della cittadinanza, erano sempre e solitamente presenti il sig. Gennaro Giantomasi e il prof. Gugliermo Iarossi che, penso, ne possono dare testimonianza.
Ma in questi incontri ci fosse mai stata una proposta, un consiglio, un suggerimento.
Mi chiedo e vi chiedo: cosa si deve fare per coinvolgere la popolazione?  Se c’è qualcuno che lo sa può darmi la ricetta.     
Signori, potrei dirvi di tutto e di più, ma non ho indetto questo incontro per fare delle promesse che non si possono mantenere, non ho fatto questo incontro per criticare e denigrare gli altri, però ditemi: cosa ha più di me chi dice che devo fare un passo indietro. Cosa ha più di me e di Gianfranco Stefano Spallone. Cosa abbiamo più di voi Io, Stefano e Gianfranco. Io penso che tutti abbiamo lo stesso diritto e gli stessi doveri. Il nostro ordinamento normativo in materia di elezioni dice che per ricoprire la carica di sindaco o di consigliere comunale bisogna aver superato la maggiore età, saper leggere e scrivere e godere dei diritti politici. Quindi non c’è bisogno di particolari requisiti, ma solo di interesse, volontà e passione a partecipare alla vita politico amministrativa del comune.
Io oggi sto qui per stimolare il vostro interesse. Non basta rimanere fuori, senza assumersi un minimo di responsabilità verso gli altri e soprattutto verso se stessi, criticare solo gli altri senza mettersi alla prova. Bisogna partecipare, assumersi delle responsabilità e guardare in faccia alla realtà. Perché la realtà è ben diversa da quella che solitamente viene rappresentata dai più sprovveduti nelle piazze, nei bar  e  in altri luoghi.
Tutti gli amici amministratori che si sono susseguiti nel tempo, e maggiormente quelli più attenti,  ivi compreso tutti gli amici di quest’ultima legislatura che sta per concludersi, hanno sperimentato  –al di la delle scelte più o meno condivise- le grandi difficoltà in cui si vengono a trovare le pubbliche amministrazioni, soprattutto le difficoltà di questi ultimi periodi, determinati dalla crisi generale del paese Italia e del mondo e conseguentemente dai tagli e dei vincoli di spesa  imposti dal Governo centrale.
C’è bisogno, pertanto, di dare a questo comune un’amministrazione forte, coesa e competente, fatta da parsone interessate e che abbiano la volontà di mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per il bene di tutti e del paese.
Questo si può ottenere solo con la l’impegno di alcuni di voi che vorranno dare la propria libera e incondizionata disponibilità, senza essere obbligati, ma consapevoli della propria scelta. 
Io, essendo quasi obbligato quale amministratore uscente, ho preso la mia decisione e unitamente ad alcuni amici dell’attuale amministrazione, e quando dico attuale amministrazione, mi riferisco a tutta l’amministrazione in carica, penso di ripresentare la mia candidatura. Ovviamente sempre che si farà una lista costituita da alcuni amministratori uscenti integrata da quanti altri vorranno dare la propria disponibilità.
Come vedete, non ho parlato di programmi.
Il programma amministrativo, che va presentato insieme alle candidature, dovrà essere stilato e sarebbe stata una mia inutile arrogante presunzione se io ve lo avessi presentato questa mattina. Il programma amministrativo va fatto e condiviso da tutti i componenti della lista,  una volta –ovviamente-  formata la lista stessa. In ogni caso, per esperienza vi posso dire che il programma amministrativo può contenere tutto e di più, nel programma possiamo prevedere anche la conquista della luna, ma se non si hanno le dovute opportunità rimangono chiacchiere.
Ciò detto, vi rappresento che l’incontro di questa mattina è stato un incontro interlocutorio, per sollecitare il vostro interesse, per invitarvi a guardare in faccia alla realtà e per farvi rendere conto di quelle che sono le effettive potenzialità del nostro paese e per stimolare la vostra partecipazione alla vita politica amministrativa del nostro comune. Lo potere fare con me o con altri, non ha importanza, l’essenziale è che qualcuno   lo faccia, senza sempre delegare agli altri e poi criticare e pentirsene.
Da parte mia, posso solamente dirvi che se candidato e rieletto, il mio impegno sarà rivolto alla ricerca e all’attuazione di tutte quelle strategie rivolte a conseguire una vivibilità sostenibile socio-economica, culturale e di benessere nel nostro paese.
Chi lo vuol condividere con me tale cammino, è invitato a incontrarmi giovedì 3 marzo prossimo, a casa mia in Piazza dei martiri, alle ore 18,30.

Vi aspetto e a Voi la parole. Grazie della partecipazione.

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