Buon giorno e ben venuti a tutti. Vi
ringrazio anticipatamente per essere presenti abbastanza numerosi a questo
incontro, a dire il vero, non me lo aspettavo, visto l’incessante e forte
boicottaggio contro questa pubblica iniziativa.
Prima, pero, di scendere nel dettaglio della motivazione di
questo incontro, permettetemi di fare una precisazione, forse non tanto come
interessato alla prossime elezioni amministrative, ma come attuale responsabile
istituzionale di questo comune.
Vi mostro e vi do lettura di questo avviso: utilizzo sala consiliare
Chiedo a voi cosa c’è di strano o di personale in questo
avviso. Eppure qualcuno ha ritenuto di evidenziarlo all’amico Marco Deviato, che tutti conoscete,
e non solo a Marco, ma pure propagandando, che questo sarebbe un provvedimento solo
ed esclusivo a vantaggio personale di chi vi parla. Chi afferma una tale
subdola stupidaggine o, probabilmente, è fuori di testa o sicuramente non
conosce la realtà del nostro paese.
A parte il fatto che l’utilizzazione di questa sala
consiliare è stata sempre concessa, da parte di questa Amministrazione, a chi ne ha fatto richiesta:
vedi pro-loco, vedi i vari incontri per la settimane del benessere, vedi lo
spettacolo che ha tenuto il sig. Ruberto Salvatore, vedi incontri per la
commercializzazione di alcuni prodotti (materassi, pentole ecc.), vedi corsi tenuti per l’agricoltura,
vedi convegno per la cooperativa dell’olio, vedi incontro proposto dal sig.
Mario Finelli per lo smaltimento controllato dell’immondizia e per
l’allevamento degli insetti) e tanti altri incontri, quindi a parte tutte
queste utilizzazioni, devo assolutamente ricordare che questo comune è stato
realizzato con i soldi di tutti noi e quindi deve essere data la possibilità a
tutti noi di poterlo utilizzare, ovviamente, nelle forme e nelle regole
previste. Qualcuno mi potrà osservare che è stato realizzato con finanziamenti
pubblici: ma perché i finanziamenti pubblici non sono soldi nostri?
Ma, poi, perché sono stato spinto a fare questa scelta? E’
semplice, è chiaro e è a beneficio di tutti.
Nelle settimane scorse, come certamente ricorderete, si sono
tenuti due incontri: una dall’amico Stefano Spallone e uno dall’amico
Gianfranco Mottola, ai quali – a parte i loro programmi e le loro idee- faccio
i complimenti, perché hanno il coraggio di metterci la faccia e di proporsi
candidati, contrariamente a tanti altri che fanno bla, bla, bla, ma poi al
dunque si tirano sempre indietro. Allora nel momento in cui si sono tenuti
questi incontri, sia per l’uno che per l’altro, ho incontrato casualmente in
strada alcune persone alle quali ho chiesto perché non avessero partecipato. La risposta secca è stata: Io in quel locale
non ci vado. ……………
Tale risposta mi ha fatto rendere conto che era il caso di
mettere a disposizione la sala consiliare, che come ho detto, la possono
utilizzare tutti, in modo da dare la possibilità a tutti di partecipare senza
dover ossequiare nessuno.
Chi ovviamente non ha compreso il senso di questa iniziativa
vorrà dire, così come dicevo prima, che o non ci sta con la testa o non conosce
la realtà del nostro paese.
Devo, a tal proposito evidenziare, che l’amico Stefano
Spallone, se amico lo si può definire, evidentemente non avendo il senso della
democrazia, non la vede così, tant’è che ha inviato una missiva al sindaco (che a dire il vero
non mi è pervenuta) al Prefetto e ai carabinieri e affiggendola anche nei
locali pubblici affermando: (lettura missiva Spallone).
Egli, evidentemente, ha una idea tutta sua particolare su noi
castelvetresi. Sul Sannio Quotidiano di ieri, infatti, ha, tra l’altro,
dichiarato: “Castelvetere è un paese dove in pochi prenderebbero parte ad una
riunione, sotto gli occhi del sindaco e di altri gruppi politici”. Affermando
ciò, evidentemente, egli pensa che noi castelvetresi viviamo sotto un regime
dittatoriale e non in democrazia.
Poiché, comunque, in quanto affermato dall’amico Stefano io
ravviso un possibile reato di diffamazione nei miei confronti, a parte
l’amicizia, l’amico Stefano, molto probabilmente, si beccherà una querela per
diffamazione.
Sempre, poi, a proposito dell’utilizzazione della sala
consiliare, approfitto per comunicare che la stessa non può essere utilizzata
il giorno 13 marzo prossimo dalle ore 18 in poi perché impegnata non per un
incontro politico, ma per uno spettacolo ricreativo-culturale di cui al
presente manifesto. (visionare manifesto).
Ciò detto, passiamo ora, a quello che è lo scopo di questo
incontro.
Questo incontro, contrariamente a quelli che si sono tenuti
in questa sala in precedenza, è un incontro politico ed ha lo scopo di portare
alla formazione di una lista di candidati alle prossime elezioni amministrative
per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di questo comune. (leggere
manifesto di convocazione dell’incontro), quindi, non sono qua a parlarvi a
difesa di questa amministrazione uscente, della quale mi onoro di aver
rappresentato e di rappresentare, non sto a dirvi quello che abbiamo fatto, che
avremmo voluto fare e non abbiamo fatto, non sto qua per giustificare l’operato
di me stesso e dei colleghi componenti del Consiglio Comunale nella sua
interezza, perché è mia convinzione che
tutti noi, nel rispetto dei rispettivi ruoli ricoperti, abbiamo dato quello che
potevamo secondo scienza e coscienza, per il bene di tutti e per il bene del
paese, senza togliere a voi il vostro sacrosanto diritto e di tutta la
cittadinanza di valutare il nostro
operato.
Mi dovete consentire, però, di fare qualche osservazione:
E’ vero, sono circa 50 anni, per l’esattezza 46, che bene o
male mi sono trovato interessato alle vicende amministrative del nostro comune.
Ho ricoperto per 15 anni la carica di Sindaco, per circa 23 anni sono stato
consigliere comunale di opposizione e per circa 8 anni sono stato semplice
cittadino. In tutti questi anni, però,
ho sempre seguito l’attività politica amministrativa del nostro comune, non mi
sono mai defilato e con orgoglio dico che sicuramente la mia attività di
consigliere di opposizione è stata sempre coerente e costruttiva a beneficio
dell’amministrazione e del paese.
Ma la mia domanda è: questi che oggi mi rimproverano e mi accusano
di questo mio lungo iter amministrativo, in questi anni dove sono stati? E
soprattutto in questi ultimi cinque anni, dove sono finiti?
O quando si perde o non si è eletti si abbandona tutto e si pensa
a farsi solo i casi propri?
Mi permetto di chiedere, fra i tanti altri, ad esempio ai
signori Gennaro Giantomasi e prof. Guglielmo Iarossi, ai quali chiedo scusa se
li nomino, ma mi possono anche rispondere, che sono stati presenti quasi in tutti i consigli comunali di questa
ultima legislatura e a quasi tutti gli incontri che abbiamo avuto, se hanno mai
registrato la presenza di questi signori che oggi si propongono a sostituire
chi vi parla accusandolo di inefficienza.
Chi non partecipa alla vita
politica amministrativa come fa ad affermare se gli altri fanno bene o
fanno male, come fa a conoscere la realtà, come fa a conoscere i problemi che
ogni giorno la pubblica amministrazione deve affrontare?
Sento dire, fra le tante cose: La pubblica amministrazione
deve coinvolgere la popolazione nel processo amministrativo. Certo, sono
d’accordo, ma trovatemi un’amministrazione che in cinque anni ha fatto 10
incontri con la cittadinanza, programmati e ufficialmente registrati (leggere
elenco incontri) e tanti altri incontri occasionali. Indicatemi
un’amministrazione che in cinque anni si è trattenuta con i cittadini presenti dopo
la conclusione di ogni consiglio comunale per dare informazioni e quant’altro?
Purtroppo, e non posso essere assolutamente smentito, perché come dicevo prima,
a questi incontri, solitamente con la partecipazione assai scarsa della cittadinanza,
erano sempre e solitamente presenti il sig. Gennaro Giantomasi e il prof.
Gugliermo Iarossi che, penso, ne possono dare testimonianza.
Ma in questi incontri ci fosse mai stata una proposta, un
consiglio, un suggerimento.
Mi chiedo e vi chiedo: cosa si deve fare per coinvolgere la
popolazione? Se c’è qualcuno che lo sa
può darmi la ricetta.
Signori, potrei dirvi di tutto e di più, ma non ho indetto
questo incontro per fare delle promesse che non si possono mantenere, non ho
fatto questo incontro per criticare e denigrare gli altri, però ditemi: cosa ha
più di me chi dice che devo fare un passo indietro. Cosa ha più di me e di
Gianfranco Stefano Spallone. Cosa abbiamo più di voi Io, Stefano e Gianfranco.
Io penso che tutti abbiamo lo stesso diritto e gli stessi doveri. Il nostro
ordinamento normativo in materia di elezioni dice che per ricoprire la carica
di sindaco o di consigliere comunale bisogna aver superato la maggiore età,
saper leggere e scrivere e godere dei diritti politici. Quindi non c’è bisogno
di particolari requisiti, ma solo di interesse, volontà e passione a
partecipare alla vita politico amministrativa del comune.
Io oggi sto qui per stimolare il vostro interesse. Non basta
rimanere fuori, senza assumersi un minimo di responsabilità verso gli altri e
soprattutto verso se stessi, criticare solo gli altri senza mettersi alla
prova. Bisogna partecipare, assumersi delle responsabilità e guardare in faccia
alla realtà. Perché la realtà è ben diversa da quella che solitamente viene
rappresentata dai più sprovveduti nelle piazze, nei bar e in
altri luoghi.
Tutti gli amici amministratori che si sono susseguiti nel
tempo, e maggiormente quelli più attenti,
ivi compreso tutti gli amici di quest’ultima legislatura che sta per
concludersi, hanno sperimentato –al di
la delle scelte più o meno condivise- le grandi difficoltà in cui si vengono a
trovare le pubbliche amministrazioni, soprattutto le difficoltà di questi
ultimi periodi, determinati dalla crisi generale del paese Italia e del mondo e
conseguentemente dai tagli e dei vincoli di spesa imposti dal Governo centrale.
C’è bisogno, pertanto, di dare a questo comune
un’amministrazione forte, coesa e competente, fatta da parsone interessate e
che abbiano la volontà di mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per
il bene di tutti e del paese.
Questo si può ottenere solo con la l’impegno di alcuni di voi
che vorranno dare la propria libera e incondizionata disponibilità, senza
essere obbligati, ma consapevoli della propria scelta.
Io, essendo quasi obbligato quale amministratore uscente, ho
preso la mia decisione e unitamente ad alcuni amici dell’attuale
amministrazione, e quando dico attuale amministrazione, mi riferisco a tutta
l’amministrazione in carica, penso di ripresentare la mia candidatura.
Ovviamente sempre che si farà una lista costituita da alcuni amministratori
uscenti integrata da quanti altri vorranno dare la propria disponibilità.
Come vedete, non ho parlato di programmi.
Il programma amministrativo, che va presentato insieme alle
candidature, dovrà essere stilato e sarebbe stata una mia inutile arrogante
presunzione se io ve lo avessi presentato questa mattina. Il programma
amministrativo va fatto e condiviso da tutti i componenti della lista, una volta –ovviamente- formata la lista stessa. In ogni caso, per
esperienza vi posso dire che il programma amministrativo può contenere tutto e
di più, nel programma possiamo prevedere anche la conquista della luna, ma se
non si hanno le dovute opportunità rimangono chiacchiere.
Ciò detto, vi rappresento che l’incontro di questa mattina è
stato un incontro interlocutorio, per sollecitare il vostro interesse, per
invitarvi a guardare in faccia alla realtà e per farvi rendere conto di quelle
che sono le effettive potenzialità del nostro paese e per stimolare la vostra
partecipazione alla vita politica amministrativa del nostro comune. Lo potere
fare con me o con altri, non ha importanza, l’essenziale è che qualcuno lo
faccia, senza sempre delegare agli altri e poi criticare e pentirsene.
Da parte mia, posso solamente dirvi che se candidato e
rieletto, il mio impegno sarà rivolto alla ricerca e all’attuazione di tutte
quelle strategie rivolte a conseguire una vivibilità sostenibile
socio-economica, culturale e di benessere nel nostro paese.
Chi lo vuol condividere con me tale cammino, è invitato a
incontrarmi giovedì 3 marzo prossimo, a casa mia in Piazza dei martiri, alle
ore 18,30.
Vi aspetto e a Voi la parole. Grazie della partecipazione.
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